Le geometrie e i colori della terra, caldi e primitivi, per Carmine Grasso diventano uno strumento per fare ricerca. Il talentuoso artista dipinge dei paesaggi simbolici, dei luoghi dell'anima, immobili ma estremamente vitali, dove da elementi architettonici apparentemente razionali, irrompono figure che destabilizzano l'osservatore. Lo spazio della tela si confonde con qualcosa di indefinito e infinito, che è materiale e, al contempo, non lo è. Un'arte profonda, di forte impatto emotivo. Il curatore Salvo Nugnes |